Periodicamente, nell’ambiente ludico nostrano, parte un’escalation che infiamma gli animi di qualche negoziante e/o distributore di giochi da tavolo: se il tal editore fa una promozione in fiera, non va bene e va massacrato; se i giocatori si organizzano in un GAS, partono le teste di cavallo. Io ci provo… ma non riesco a capire che cosa facciano i negozi fisici per “mantenere in vita questo mondo”.