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Quando ad Essen, nel 2019, ho comprato il gioco di carte Bees, l'ho fatto dopo una rapida prova e per lo più rapito dell'estetica del gioco.
Nel corso delle settimane, mi son reso conto che, nel contesto del pubblico a cui si rivolge, aveva degli indubbi pregi.
Ero anche convinto che una volta arrivato in Italia se ne sarebbe un po' parlato. Non è successo e devo ammettere che io per primo non l'ho pubblicizzato tanto.
Non che mancassero le occasioni: post sui social e richieste di amici abbondano di giochi da tavolo rapidi, portatili, per tutti, che coprano un numero di giocatori variabili (dalle coppie a gruppi più numerosi) e che evitino come la peste i tempi morti. Ecco Bees, da solo, rappresenta la risposta a tutte queste richieste.

Perché non lo suggerivo quindi? Un po' perché in generale si tende a consigliare giochi di società un minimo "noti" (altrimenti si fa la figura dei fighetti che consigliano robe più cervellotiche che belle). Il secondo motivo è che mi ero completamente perso - mea culpa - che in realtà, in Italia, Bees ci è arrivato (grazie a Dal Tenda)!

Forte di questa scoperta non ho perso un giorno per registrare questo video. Se lo provate, commentate! Sono curioso di sentire la vostra opinione su un gioco in scatola che non rivoluziona niente, non sarà il gioco dell'anno, ma che ha più di una freccia al suo arco!

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La mia attrezzatura:
Una pessima voce
Una serie di idee terribili
Un cellulare scassato
Un microfono da 5 euro

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